Canciones de Invierno (sottotitolo: Altibajos de Amor)

Centoventiquattro pagine di poesie (spagnolo con testo inglese a fronte) e fotografie per raccontare “gli alti e bassi dell’amore”.
“Canciones de Invierno” di Viggo Mortensen più che un libro è un canto d’amore, una cornucopia da cui l’amore sprizza abbondante per ogni dove a iniziare dalla dedica che recita : “para Grace”, amore per la madre dunque – poichè la Grace a cui è dedicato è la madre dell’autore- espresso con due semplici parole che dicono tutto, ma anche amore per l’altro – che sia un amico o un bambino è lo stesso- e amore per “l’essere amato”.
Amore all’inizio, timido e pervaso di dubbi e incertezze; amore alla fine, doloroso e sanguinante come solo l’amore può essere, amore lasciato dietro di se che torna solo nel ricordo e amore presente, pieno, vissuto in tutta la sua bellezza.
C’è amore ovunque, sprizza copioso da ogni verso, parola immagine, un amore grande e potente che Mortensen ci regala a piene mani, amore che esalta e ferisce con i suoi alti e bassi, con dubbi e certezze, esitazioni ma anche esaltazioni, attimi di felicità quasi perfetta e intensi momenti di dolore vissuti con ogni fibra di se; immaggini quasi cristallizzate in piccole gocce di tempo ognuna chiusa in se stessa eppure aperta all’esterno, offerta a chi legge con impressionante chiarezza e… assoluto mistero; chi può dire, infatti, cos’è reale e cosa no? Chi può sapere a chi questo amore è indirizzato?
Solo l’autore, ma egli non lo dice ovviamente e dunque il mistero resta assoluto e inscrutabile, ma nel suo “mistero” l’autore ci rivela di se le cose più preziose: i sentimenti.
In “Canciones de Invierno” l’amore che pervade – come detto- le pagine del libro ci viene regalato, ma non rivelato, Mortensen gioca con le parole dicendo tutto senza rivelarci nulla, ma è un “gioco onesto” poichè i sentimenti sono tutti li, esposti e rivelati attraverso versi e foto, siamo solo noi che non sappiamo – ma perchè mai dovremmo saperlo?- arrivare al cuore di questo canto d’amore.
E pur non arrivando a comprenderlo davvero, pur non riuscendo ad afferrarne se non pochi brandelli questo amore è così potente e radicato e dolce che ti prende la gola e ti lascia li, disorientato e senza fiato, annaspante alla ricerca di una boccata d’aria che non arriva perchè l’amore, quando è vero, tocca l’anima e quando in gioco entra l’anima tutto cambia e niente è come prima.
Con tutto questo non ho speso nemmeno una parola per le fotografie che pure sono presenti – e che presenza!- nel libro, ma esiste una ragione ben precisa per questa omissione: le foto altro non sono che un “corollario” ai versi, solo poco più che una cornice che incapsula la perfetta bellezza delle immaggini che le poesie di Mortensen ci offrono con tanta generosità e se già parlano le parole che bisogno c’è che lo facciano le immagini? Ugualmente sono da guardare, assaporare, gustare, perchè è vero che il libro si regge magnificamente anche senza di loro, ma come sempre, le foto di Mortensen meritano attenzione già per loro stesse, già da sole cantano una canzone dole e malinconica che fa vibrare la parte più bella e più vera di chi ha la fortuna di poterle ammirare.

12 commenti su “Canciones de Invierno (sottotitolo: Altibajos de Amor)

  1. Pingback: Aggiornamento | unmateamargo

    • Puoi trovare i suoi libri in vendita in Perceval Press (trovi il link nella mia home), spediscono in tutto il mondo, oppure cercarli in e.bay anche se li generalmente sono più cari.
      In libreria non li trovi perchè Viggo preferisce così sia per i suoi libri che per i libri di altri autori che pubblica.
      Ad ogni modo sto seriamente pensando di iniziare a fare qualche entry a “spot”con qualcosa di suo, giusto per allargare il giro di quelli che lo conoscono (e comprano) come poeta.

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  2. Anche dalle tue parole sprizza amore per ciò che Viggo crea, siano foto, poesie o quant’altro. Dopo aver letto la tua presentazione non si può fare a meno di desiderare di accostarsi a questo mondo meraviglioso…

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    • Non credere che mi piaccia tutto, non vorrei un quadro suo in casa per nessun motivo ad esempio e in quanto alla sua musica ci sono pezzi (pochi) che amo e altri (fin troppi) che trovo allucinanti, ma amo la poesia e la fotografia fin da piccola e nella maggior parte dei casi foto e poesie di Viggo meritano quanto ho scritto.

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      • MI hai davvero incuriosita…vorrei proprio vedere uno dei suoi quadri!!
        (forse le musiche allucinanti preferisco risparmiarmele)

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      • Per fortuna, dal mio punto di vista è ovvio, non dipinge da anni, o quantomeno non se lo ha fatto non ha esposto, comunque vedrò di mettere qualche riproduzione dei suoi appena posso.
        Ad ogni modo… sicura di non averne visti? Perchè se per caso hai visto il remake di “Delitto Perfetto” (per intenderci quello con, Viggo a parte, Michael Duglas e Gwinnet Paltrow) i quadri sono tutti suoi.

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  3. Non ho visto il film. Devo confessare che ho “scoperto ” Viggo Mortensen solo dopo aver fatto una “scorpacciata” della trilogia “Il Signore degli anelli” insieme a mia figlia (versioni estese, contenuti, articoli vari più o meno attinenti…) Questa mia ricerca mi ha portato al tuo sito, dove ho scoperto che Viggo, oltre a quel bravissimo attore che avevo potuto ammirare, è un artista estremamente poliedrico. Grazie per tutte le informazioni che hai condiviso con chi vuole “passare” da qui. (ps. il calendario di marzo è mooolto carino)

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    • Scorpacciata del Signore degli Anelli? Come ti capisco!Ma io, essendo una tolkieniana, sono di parte: la trilogia cinematografica ha reso stupendamente la Terra di Mezzo, magari qualche personaggio non è proprio fedele al libro (Aragorn ad esempio- e per restare in tema- nel libro è piuttosto diverso), ma la maggior parte sono perfetti, per non parlare poi dell’ambientazione.
      Basta, meglio che mi fermi qui perchè se attacco con la Terra di Mezzo non la smetto più.
      In quanto alle informazioni per me è sempre un piacere parlare degli argomenti che mi interessano e “my hermanito” Viggo è – come artista- uno di questi.
      Ops, quasi scordavo di ringraziarti per quel che dici del calendario, anche se questi “pasticci” li faccio per divertirmi i complimenti fanno sempre piacere 🙂

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      • Come hai ragione! Quando si comincia a parlare della terra di mezzo non si vorrebbe mai smettere…però bisogna poi trovare le persone giuste con cui farlo, altrimenti si rischia di cadere nel “sì mi è piaciuto…ma preferisco altro!” Orrore!
        Penso che un’opera come la trilogia si VERAMENTE unica ( e qui parlo del libro ), e che la trasposizione nel film, anche se non fedele completamente, abbia saputo cogliere pienamente ciò che l’autore voleva esprimere.
        In fondo l’Unico anello aveva veramente un’immenso potere…quello di stregare e legare a sè milioni di persone.

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      • Fortunatamente io ho trovato da tempo le persone con cui parlarne(del libro ovviamente), anche se non centra con l’argomento (il libro di Mortensen) ti lascio il link di Eldalie, non è solo un sito nel cui forum parlare di Tolkien (ma non solo) è decisamente qualcosa di più, ma non voglio dilungarmi ne influenzarti, tu passa a vedere se vuoi
        http://www.eldalie.it/forum/

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  4. Grazie per il consiglio…passerò a vedere.
    Non credere però che diserterò il tuo sito…è un pozzo di informazioni che non voglio perdere.
    Buona serata

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