Linger: il tempo in bianco e nero

Questo bel libro di innagini e poesie di Viggo Mortensen è tutto nel finale: ogni parola, ogni immagine, trascina con se l’intensa, dolce e profonda sensazione dello scorrere del tempo che, nell’ultima pagina viene definitivamente “scolpito” negli occhi e nell’anima dalle parole che chiudono l’ultima poesia e, con essa, il libro.

“Siguo acá, de momento, hasta cuando sea”.
È l’ultimo saluto a Brigit (per chi non lo sapesse Brigit è, o meglio era, la vagnetta border-colly di Mortensen), ma è anche vita che è già ricordo e, forse, rimpianto; è tempo che è stato e non potrà più essere, malinconica voce di “momenti” e “persone” e “scelte” che hanno scandito la vita dell’autore negli ultimi anni.

Vita vissuta fino in fondo, osservata con calma, prendendosi il tempo che occorre a “capire”, a “vedere”, “ascoltare”, pur nella freneticità, nei molteplici impegni di lavoro, nei tempi da rispettare; momenti “suoi” ricavati chi sa come tra un ciack e un altro, tra una partenza ed un arrivo, tra una premiere ed una ripresa, per non dire, ovviamente, di quelli quasi rubati agli impegni della vita quotidiana; momenti vivi e intensi narrati con poesia attraverso i contrasti tra luce e ombra di foto come “Ignigo”, “Leon 8” o “Valley Road” (per citarne solo alcune).

Del resto ogni immagine ed ogni parola di questo libro fanno sorgere dentro una gran voglia di vivere davvero, con calma, profondamente, i momenti, gli incontri, le scelte della nostra vita.

Linger con le sue foto in bianco e nero, con le sue parole tinte di malinconico ricordo, col suo senso del tempo che scorre e, quasi, con una certa sottile “paura” del domani, si rivela essere un mondo colorato e tranquillo ove si respira serenità; un libro da assaporare poco a poco, centellinandolo, gustandolo con l’anima; un libro che può rivelarci su di noi molto più di quanto possiamo immaginare.

Un consiglio : non perdetevelo, finireste per pentirvene.
Ve ne lascio giusto un assaggio per far quantomeno intravvedere il mondo di cui parlo, giusto 3 foto scanerizzate dalla mia copia

e la poesia dedicata a Brigit

 

Que te dejen segui soñando y te perdonen

el haberte caido sin fijarte por donde salia tu alma.

Supiste vivir, y nadie te contó que no seria para siempre.

Siguo acá, de momento, hasta cuando sea.

 

Sarà pure dedicata ad un animale, ma chi non vorrebbe parole simili come commiatyo da questo mondo?

Un commento su “Linger: il tempo in bianco e nero

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