Legolas è uno dei più bei personaggi del Signore degli Anelli non poteva dunque, per quel che vale, mancare un trittico a lui dedicato
Sentinella
Alberi scuri,
buio tra i rami
incombe,
costante una minaccia
preme nell’aria
e nel buio
una freccia
rapida e precisa,
a mezz’aria l’arresta.
S’abassa l’arco,
non gli occhi
dell’arciere
che da terra in silenzio
scruta
e non riposa.
Solo s’appoggia
per brevi istanti
al tronco poderoso
e, silenzioso e vigile,
guarda
le ombre intorno:
che non giunga,
strisciante e inavvertito,
il nero nemico,
che non giunga
la morte alla
sua gente.
Compagni
Una voce d’argento
nell’alba grigia
un guizzo
d’oro e di verde
fende l’aria
e chiama a se i compagni
e mentre chiama
è già passato oltre
seguendo
una traccia nel vento,
e mentre chiama
già tende l’arco
e sorride all’amico
e l’ascia s’unisce all’arco
ed affiancati e vigili
vanno incontro
alla morte del giorno
e scudo sono e difesa
all’erede.
Al Mare
Grigia la barca
scende il fiume
e porta
oltre il mare
e oltre il mondo
un lampo d’oro
e il mondo perde
forza ed allegria.
Partito è il riso
volato ad altri lidi
non più la gioia
percorre queste terre
e più non si vedrà
levarsi il grande arco
né il braccio robusto
tenderne la corda.
Non più
gli agili piedi
percorreranno i boschi
né la voce d’argento
risuonerò per l’aria.
Il gabbiano
ha chiamato al mare
l’ultima luce.