Hole in the Sun


So che molti non lo crederanno possibile eppure un intero mondo può essere contenuto in una piscina.
Non ci credete? Bene, allora provate a guardare le fotografie di Hole in the Sun e vi accorgerete che è possibile eccome.
Un intero libro di foto di una piscina? Si.
Monotono?
Assolutamente no, perché ogni foto è un piccolo gioiello e racchiude un mondo a se stante e non ce ne sono due uguali, alcune potranno a prima vista apparire simili, ma uguali mai.
Mi piacerebbe, ad esempio, poter mostrare “Pool#7” (il titolo può apparire banale, ma la foto non lo è) in cui la piscina è solo una cornice ove inquadrare le ombre allungate di….già di chi?
Una è decisamente l’ombra del fotografo e l’altra? Difficile dirlo e comunque non realmente importante, quello che davvero conta è il gioco delle luci, che rendono vive e reali quelle due ombre dando loro “spessore”.
Il senso di quella foto? Non so, non sono nella testa di Mortensen e non tiro a indovinarne il significato.
So però che guardandola non l’ho trovata né piatta né banale: due silouette senza volto delineate tra luce e ombra, quasi una realtà in trasparenza, quasi una “storia” tra ciò che è e ciò che potrebbe essere.
Immagini vive che comunicano qualcosa, come il senso di solitudine e di transitorietà che traspare da “Green#2” (d’accordo anche questo all’apparenza non è un gran titolo, ma è una gran foto) una farfalla morta che galleggia nel verde dell’acqua in cui le ombre e le luci creano l’illusione di un movimento, solo una piccola farfalla morta….quasi a dire quanto tutto sia breve, effimero e transitorio.
Hole in the Sun : un piccolo libro (circa 15X15) con un grande significato, titoli delle foto compresi, perché a mio avviso anche quei titoli così apparentemente banali e piatti hanno un loro perché.
E’ come se l’autore ci dicesse che non è il nome che conta, ma il contenuto, è quasi un invito a vedere invece che a guardare e basta.
Un nome mi dice cosa sto guardando, mi indirizza in una direzione e, se voglio, mi evita di vedere: tanto è già tutto spiegato nel titolo.
Ma se non c’è un titolo?
Beh, in questo caso se voglio capire devo metterci attenzione, devo cogliere i particolari.
Non so se questa fosse l’intenzione di Mortensen quando ha scelto titoli così anonimi per le foto di Hole in the Sun, ma qualunque fosse mi ha spinto a vedere e questo è un gran merito.
“Hole in the Sun”: un piccolo libro….una piscina….un mondo.

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