Ricetta per buone foto.

Prendi un gran libro (Il Signore degli anelli), aggiungi un tot di attori su un set cinematografico (quello della trilogia di Peter Jackson),  condisci con gli scatti di un ottimo fotografo (Viggo Mortensen), scegli un pezzo musicale (di Mortensen of course), mescola il tutto ed otterrai, ad esempio, questo:

PS: come pezzo musicale ho scelto “Moonset” che è uno dei pezzi di Mortensen che preferisco.
 

 

 

Aggiornamento

Un po’ di tempo fa avevo praticamente promesso di pubblicare qualche esempio della musica di Mortensen, e visto che ogni promessa (anche se solo accennata a non vincolante) è debito, ho appena creato una pagina apposta.
(chi vuole le trova qui )
Una piccola preghiera: dato che si tratterà di piccoli video realizzati usando foto mie sarei grata se, nella remota possibilità che qualcuno li trovasse interessanti, non venissero riproposti altrove.
Grazie.
PS. Ho deciso di iniziare con “Forgetfull”, un brano non di Mortensen, ma che ha in un vecchio CD, per cui diciamo pure che “può starci”, il prossimo pezzo sarà di sicuro qualcosa di suo.

“Lo hobbit”: la canzone conclusiva.

Questo “The last goodbye” di Billy Boyd non ha certo la potenza emotiva di “Into the west” di Annie Lenox, ma il giusto punto di nostalgia si e, a mio avviso, è fors’anche fin troppo per concludere la trilogia cinematografica che dovrebbe essere tratta da “Lo hobbit”.

“The last goodbye”: testo originale Continua a leggere

“Seven Impressions of Viggo”: un video che è una vera chicca.

Da filmmaker magazine un video che, a mio avviso, è una vera chicca:
Seven Impressions of Viggo realizzato da Alix Lambert (una piuttosto conosciuta ed apprezzata fotografa).
Il video ha già qualche anno, ma salta fuori solo ora.
Perchè lo considero una chicca? Perchè è girato in quella che era la casa di Mortensen(ancora in costruzione) quando ancora viveva a Los Angeles, ma sopratutto perchè tutti i pezzi musicali che lo accompagnano sono tratti da suoi CD, compreso “Red river valley” che, ovviamente sua non è, ma che ha evidentemente riarrangiato (e canta) a suo modo.
Ah, scordavo, uno dei pezzi è il riarrangiamnto del Canto dell’incoronazione di Argorn, di cui scrisse la parte musicale, vi sfido a capire qual’è.

PS. per Riyueren: guarda il punto 7, mi sa che da un punto di vista fotografico ti potrebbe interessare perchè da un’idea di come lavora Viggo.

Incredibile, ma Londra “stacca la spina ” a Sprengsteen!!!

Siamo inglesi signori, per cui… crediateci o no ieri a Londra hanno “staccato la spina” a Bruce Springsteen e Paul McCartney.
Un evento – in campo musicale- da epoca,  perchè Sprengsteen e McCartney insieme su un palco è da storia della musica, ma non è stato motivo sufficiente per soprassedesere le rigide norme inglesi e così, visto che il concerto iniziato alle 19, 30 (che razza di ora sarebbe per un concerto?) aveva sforato di “ben” 25 minuti, alle 22,40 hanno staccato la corrente agli amplificatori.
Giusto quando Sprengsteen aveva appena finito di dire che : “E’ da una vita che aspetto questo momento”.
Poteva succedere solo nella rigida e miope Inghilterra e infatti è successo!

I miei più sentiti complimenti agli autori del misfatto per la stupidità dimostrata.

E non aggiungo altro per pietà.

Passano gli anni, ma certe cose purtroppo non cambiano mai.

Voglio lasciarvi una canzone che nonostante il passo degli anni è purtroppo attuale oggi forsse anche piú di quando uscí… facendo scandalo nelle teste bigotte e perbeniste dell’epoca, tutti tranne il Papa che volle ricevere i Nomadi e volle che gliela cantassero complimentandoli alla fine.

Ascoltatela per favore e ditemi se oggi, a distanza di ben 45 anni è cambiato qualcosa.

Voglio solo aggiungere il mio ricordo per Augusto: gli anni sono passati, sui miei capelli ormaai c’è parecchia neve, ma quello che Augusto cantava (e diceva) a chiare lettere in “Dio é Morto” mi resta dentro.

Grazie Nomadi, grazie Augusto.

 

 

 

 

Emozioni che non cambiano:Mortensen canta “Il Giuramento di Elendil”

Per quanto a lungo possa scorrere il tempo ci sono emozioni che non cambiano; ascoltare Viggo Mortensen che, a distanza di una decina d’anni, canta a cappella Il Giuramento di Elendil, meglio -ed erroneamente- conosciuto come: “The Coronation Song” è una di queste.
Nonostante la non proprio perfetta pronuncia del quenya (a Mortensen decisamente “mancano” le doppie) è un pezzo che fa venire la pelle d’oca. E questo nonostante il fatto che io no ami particolarmente l’Aragorn del libro e ancor meno la versione cinematografica che ne ha dato Mortensen.
ndr. parole di JRR Tolkien- Musica (anche se qui mancante) di Viggo Mortensen.

Untitled from Alexandra Rubikoff on Vimeo.

PS. lascio il testo-con traduzione- per chi non conoscesse l’Alta Lingua degli Elfi

Et Eärello Endorenna utúlien.
Sinome maruvan ar hildinyar tenn’ Ambar-metta.
Versione in italiano
Dal grande mare alla Terra di mezzo sono giunto.
In questa terra mi stabiliró io e i miei eredi fino alla fine del mondo.

PPS Nella pagina dedicata all’Arte di Mortensen